20/11/2024
Il dottor Gabriele Volpi, Urologo dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, in questa video intervista risponde a tre domande sul tumore al testicolo. Puoi leggerla qui sotto.
Buongiorno a tutti, sono Gabriele Volpi urologo presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS e oggi risponderò a tre domande sul tumore del testicolo.
Cominciamo col dire che il tumore del testicolo è una neoplasia rara, ma che riveste una particolare rilevanza per noi urologi, poiché il più diffuso tra i 15 e i 40 anni, mentre è raro si sviluppi oltre i 60. È importante anche sottolineare il fatto che la sopravvivenza a cinque anni in caso di diagnosi precoce e superiore al 99%.
Il più importante fattore di rischio per lo sviluppo del tumore del testicolo è il criptorchidismo, ossia la mancata discesa del testicolo all’interno della borsa scrotale dopo la nascita.
Il tumore al testicolo si manifesta di solito come un nodulo di consistenza aumentata palpabile a livello del testicolo, ma ci possono essere anche altre manifestazioni, quali ad esempio dolore a livello testicolare, sensazione di peso a livello scrotale o un aumento di volume del testicolo.
In particolare, nei pazienti giovani, consigliamo di eseguire un auto palpazione testicolare. Tale manovra, che è estremamente semplice, dovrebbe essere eseguita a cadenza mensile, in genere dopo un bagno o una doccia calda, in modo da avere un rilassamento dello scroto.
La palpazione deve essere eseguita con dei movimenti circolari tra pollice e indice e la consistenza del testicolo normale è liscia e omogenea. In caso di riscontro di anomalie si consiglia di rivolgersi a un medico e in particolare a un urologo che, qualora opportuno, richiederà l’esecuzione di un’ecografia testicolare per confermare o meno la diagnosi.
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