Un lascito solidale a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è un investimento proiettato nel futuro per sostenere l’Istituto di Candiolo – IRCCS.
Redigere un testamento solidale è un’operazione delicata e spesso difficile, di cui talvolta si sottovaluta l’importanza.
Attraverso il nostro testamento, infatti, possiamo precostituirci con un elevato margine di certezza uno strumento idoneo a far rispettare le nostre ultime volontà, tutelare i diritti dei nostri figli e del nostro coniuge, favorire le persone care e sostenere le istituzioni che consideriamo meritevoli di aiuto.
Eredità e legati nel corso degli anni hanno contribuito in misura sempre più significativa all’opera di raccolta fondi della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Il lascito solidale, infatti, è vincolato agli scopi statutari dell’ente indicato e, nel caso della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, è finalizzato al completamento e allo sviluppo dell’Istituto di Candiolo – IRCCS e al finanziamento delle attività di ricerca oncologica.
1. Cos’è un lascito testamentario
2. Figure coinvolte nel lascito testamentario
3. Come realizzare un lascito testamentario
4. Quote legittime e diritti degli eredi
5. Lascito alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS
Un lascito testamentario è un atto attraverso il quale una persona decide di destinare, tramite il proprio testamento, tutto il proprio patrimonio o una parte di esso a favore di una persona, o di un ente, che può essere anche un’organizzazione benefica.
Esso rappresenta una scelta consapevole che permette di continuare a fare del bene anche dopo la propria scomparsa, lasciando un’impronta duratura nel tempo. È un gesto di grande valore che può contribuire a sostenere cause importanti, come le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.
Chiunque può decidere di fare un lascito, anche destinando solo una piccola parte del proprio patrimonio: chi fa testamento ha piena libertà nel definire le proprie volontà, rispettando le quote di legittima previste dalla legge.
Il testamento è l’atto giuridico con cui una persona, chiamata testatore, stabilisce come distribuire i propri beni dopo la propria scomparsa. Può contenere disposizioni di vario tipo: nomina degli eredi, attribuzione di beni specifici, volontà personali o indicazioni su come gestire il proprio patrimonio.
Il lascito, invece, è una disposizione contenuta all’interno del testamento. Si tratta di un atto con cui il testatore destina un bene specifico (denaro, oggetti preziosi, immobili, titoli, premi di polizza, opere d’arte ecc.) a favore di una persona fisica o di un ente, come ad esempio una fondazione benefica.
Ad esempio, puoi fare testamento e indicare che desideri lasciare una parte del tuo patrimonio alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS: questa è una scelta di lascito solidale.
Il lascito è una disposizione che si fa tramite testamento e produce effetti dopo la scomparsa del testatore.
È un atto che consente di destinare parte del proprio patrimonio (beni mobili, immobili, denaro, titoli, polizze, ecc.) a favore di una persona o di un ente, come ad esempio una fondazione benefica.
La donazione, invece, è un atto tra vivi, che ha effetto immediato.
Si tratta di un trasferimento di beni fatto volontariamente e gratuitamente, senza ricevere nulla in cambio, e può avvenire in qualsiasi momento durante la vita del donatore.
Caratteristica | Lascito | Donazione |
Quando produce effetto | Dopo la scomparsa del testatore (tramite testamento) | Subito (durante la vita) |
Revocabile? | Sì, fino alla scomparsa del testatore | No, salvo rare eccezioni |
Coinvolgimento diretto | Nessun trasferimento durante la vita | Il donatore partecipa attivamente |
Entrambe le forme sono modi validi per sostenere una causa benefica. Tuttavia, il lascito testamentario è particolarmente indicato se si desidera continuare a fare del bene anche dopo la propria vita, lasciando un’impronta duratura nel futuro.
In un lascito testamentario possono essere inclusi diversi tipi di beni:
In Italia è possibile destinare parte o l’intero patrimonio a un ente no profit tramite un lascito testamentario. Questo permette di sostenere attività benefiche, come quelle della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS, anche dopo la propria scomparsa.
Gli enti benefici offrono spesso consulenza gratuita per aiutare chi desidera effettuare un lascito solidale, garantendo che le volontà siano espresse correttamente e nel rispetto della legge.
Se dovessi aver bisogno di supporto e informazioni per la redazione del tuo lascito testamentario, puoi contattarci via telefono o via e-mail.
Nel processo di lascito testamentario, diverse figure ricoprono ruoli specifici e fondamentali:
Il testatore è la persona che redige il testamento, esprimendo le proprie volontà su come distribuire i beni dopo la sua scomparsa. Ha il diritto di disporre del proprio patrimonio, rispettando le quote di legittima riservate agli eredi legittimari.
L’erede subentra nella totalità o in una quota del patrimonio del testatore, assumendone sia i beni che eventuali debiti (rapporti attivi e passivi del defunto). Può essere una persona fisica o un ente. Si distingue in:
Il legatario riceve un bene specifico (denaro, immobile, opera d’arte, ecc.) senza subentrare nei rapporti attivi e passivi del defunto. A differenza dell’erede, il legatario non risponde degli eventuali debiti lasciati dal testatore.
Esempio:
Il notaio svolge un ruolo cruciale nella redazione, conservazione e attuazione del testamento:
Non è obbligatorio rivolgersi a un notaio, ma è fortemente consigliato per evitare errori, contestazioni o l’invalidità del testamento. Per un lascito solidale, la consulenza di un notaio garantisce che le ultime volontà del testatore vengano rispettate.
L’esecutore testamentario è la persona che può essere nominata nel testamento dal testatore per garantire che le sue volontà vengano rispettate dopo la sua scomparsa. Ha il compito di supervisionare la corretta distribuzione dell’eredità.
Compiti principali:
Il testatore può scegliere qualsiasi persona di fiducia (notaio, avvocato, familiare, amico). L’incarico può essere rifiutato, ma se accetta l’esecutore deve agire con diligenza e imparzialità.
Per fare un lascito testamentario, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:
1. Decidere cosa lasciare.
2. Scegliere il tipo di testamento.
3. Rispettare la quota di legittima.
4. Indicare chiaramente i beneficiari.
5. Conservare il testamento in un luogo sicuro.
6. Aggiornare il testamento se necessario.
In Italia esistono tre principali tipi di testamento, ciascuno con caratteristiche specifiche:
È il testamento scritto interamente a mano dal testatore, datato e firmato.
Vantaggi:
Svantaggi:
Esempio: “Io, Mario Rossi, nel pieno delle mie facoltà, revoco ogni mio precedente testamento, e dispongo che alla mia morte la mia casa in Torino vada a mia nipote Laura e la somma di € 10.000 alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS. Torino, 31 marzo 2025. Firmato: Mario Rossi.”
oppure:
“Io, Mario Rossi, revoco ogni mio precedente testamento, e nomino mia erede la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS. Torino, 31 marzo 2025. Firmato: Mario Rossi.”
È redatto da un notaio, che lo scrive sotto dettatura del testatore e lo conserva nei suoi registri.
Vantaggi:
Svantaggi:
Consigliato: se si vuole garantire che il proprio testamento sia rispettato senza ambiguità.
È un testamento scritto dal testatore (a mano o al computer), datato e firmato, e poi consegnato sigillato a un notaio, che ne certifica solo il deposito.
Vantaggi:
Svantaggi:
Dopo la scomparsa del testatore, il testamento viene aperto, pubblicato e attuato secondo le disposizioni di legge:
La pubblicazione/attivazione avviene tramite un atto notarile, rendendo il testamento ufficiale e comunicandolo agli eredi e legatari.
Il notaio verifica che il testamento:
Se ci sono contestazioni o dubbi, gli eredi possono impugnarlo davanti al giudice.
Gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate e versare eventuali imposte. Gli enti non profit, come la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul cancro ETS, sono esenti dalle imposte di successione.
Dopo la divisione dell’eredità e il pagamento delle imposte, la successione si considera conclusa e gli eredi possono disporre liberamente dei beni ricevuti. Gli atti dispositivi compiuti dagli enti sono tuttavia compiuti sotto il controllo della Autorità Giudiziaria.
Il rispetto delle quote legittime significa garantire che una parte del patrimonio venga destinata obbligatoriamente ai legittimari, ovvero gli eredi tutelati dalla legge.
La legge italiana tutela alcune categorie di eredi, che hanno diritto a una quota dell’eredità, indipendentemente dalla volontà del testatore:
Nota bene. Fratelli, sorelle, nipoti o altri parenti non sono legittimari, quindi possono essere esclusi dal testamento.
La legge stabilisce percentuali minime che devono essere riservate ai legittimari. Il resto (quota disponibile) può essere lasciato liberamente.
Situazione familiare | Quota riservata ai legittimari | Quota disponibile |
1 figlio | 50% all’unico figlio | 50% disponibile |
Più figli | 66,6% da dividere tra i figli | 33,3% disponibile |
Coniuge senza figli | 50% al coniuge | 50% disponibile |
Coniuge + 1 figlio | 33,3% al coniuge, 33,3% al figlio | 33,3% disponibile |
Coniuge + più figli | 25% al coniuge, 50% ai figli | 25% disponibile |
Genitori (se niente figli/coniuge) | 33,3% ai genitori | 66,6% disponibile |
Se un legittimario viene escluso dal testamento o riceve meno della sua quota, può:
Esempio. Se una persona con un solo figlio lascia il 100% del patrimonio a un’associazione benefica, il figlio può contestare il testamento e ottenere almeno il 50% dell’eredità.
Per assicurarsi che il lascito sia valido e non impugnabile:
Valutare strumenti alternativi come donazioni in vita o polizze assicurative se si desidera destinare più risorse a un ente benefico.
È possibile destinare il proprio patrimonio alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS, tenendo conto dei seguenti aspetti:
Se non hai coniuge, figli o genitori in vita, puoi disporre del 100% del tuo patrimonio e lasciarlo interamente alla Fondazione attraverso il testamento.
Se hai un coniuge, figli o genitori in vita, la legge impone che una parte del patrimonio vada obbligatoriamente a loro (quota di legittima). La parte restante (quota disponibile) può essere lasciata alla Fondazione.
Per garantire che il lascito arrivi correttamente alla Fondazione, è importante:
“Lascio a Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – ETS, con sede in Strada Provinciale 142, km 3,95 – 10060 Candiolo (TO), Codice Fiscale 97519070011, la seguente parte del mio patrimonio…”.
Specifica chiaramente cosa intendi lasciare:
Un lascito testamentario alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS è un gesto di straordinario valore che lascia un segno concreto contro il cancro. Grazie alla tua scelta, contribuirai a finanziare la ricerca scientifica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS e a migliorare le possibilità di diagnosi e cura per migliaia di pazienti.
Sostenere progetti innovativi di ricerca significa permettere a medici e ricercatori di sviluppare nuove terapie, farmaci più efficaci e strategie di prevenzione per combattere i tumori.
Il tuo contributo aiuterà a dotare l’Istituto di Candiolo – IRCCS di apparecchiature all’avanguardia, fondamentali per diagnosi sempre più precoci e trattamenti personalizzati.
Investire nella formazione di medici, ricercatori e personale sanitario garantisce che i pazienti possano contare su cure all’avanguardia e assistenza di alta qualità.
Ogni passo avanti nella ricerca significa più possibilità di guarigione, terapie meno invasive e una migliore qualità della vita per i pazienti oncologici e le loro famiglie.
Un lascito testamentario non è solo un gesto di generosità, ma un’opportunità per costruire insieme un futuro senza cancro.