16/07/2024

Metaverso: nuova frontiera per la chirurgia robotica

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Dottor Enrico Checcucci - Metaverso Chirurgia Robotica

Dottor Enrico Checcucci, Specialista in Urologia, Coordinatore del Gruppo Interdisciplinare Cure Neoplasie Urologiche, Istituto di Candiolo – IRCCS

Oggi è possibile offrire un trattamento sempre più mirato ai pazienti affetti da neoplasie urologiche, modulato sulle specifiche caratteristiche della malattia e del paziente stesso. Questo approccio riguarda non solo la terapia medica, ma anche la chirurgia, in particolare quella urologica.

L’evoluzione della chirurgia robotica

Grandi passi avanti sono stati fatti grazie all’introduzione della tecnologia robotica, che da oltre 20 anni consente al chirurgo una visione dettagliata del campo operatorio e movimenti di precisione sempre maggiori. Questo porta a interventi estremamente accurati, mirati a rimuovere radicalmente la malattia e a preservare le strutture anatomiche circostanti, migliorando la qualità della vita post-operatoria.

Negli ultimi anni ha preso piede la chirurgia guidata dalle immagini. Grazie a TAC e risonanze magnetiche, è possibile ottenere modelli tridimensionali ad alta risoluzione che riproducono fedelmente l’anatomia del paziente, facilitando la comprensione dei dettagli anatomici e migliorando la pianificazione chirurgica.

Integrazione tra modelli 3D e piattaforme robotiche

Questi modelli 3D possono essere integrati nella piattaforma robotica tramite realtà aumentata, fornendo una guida intraoperatoria in tempo reale per il chirurgo. Una svolta tecnologica che ha aperto la strada all’applicazione del metaverso chirurgia robotica.

Il gruppo urologico dell’Università degli Studi di Torino, con sede all’Istituto di Candiolo – IRCCS e all’Ospedale San Luigi, ha sviluppato una piattaforma che consente ai chirurghi di interagire con i modelli 3D del paziente in un ambiente virtuale condiviso, sfruttando visori dedicati. Nasce così il metaverso nella chirurgia robotica urologica.

Collaborazione a distanza e navigazione immersiva

Nel metaverso, chirurghi ed esperti possono ritrovarsi come avatar all’interno di una sala operatoria virtuale, navigando insieme nel modello 3D del paziente. Questo consente di condividere dati clinici a distanza e ottimizzare la pianificazione chirurgica.

Nel 2023, i primi 10 pazienti sottoposti a nefrectomia parziale robotica dopo pianificazione nel metaverso sono stati descritti in uno studio pubblicato su European Urology. La piattaforma è stata successivamente migliorata e, a oggi, più di 30 pazienti hanno beneficiato di interventi personalizzati.

La ricerca continua con l’obiettivo di migliorare le ricostruzioni 3D attraverso l’intelligenza artificiale, puntando alla creazione di veri e propri gemelli digitali dei pazienti. L’obiettivo è una chirurgia sempre più precisa, personalizzata e predittiva.

Sfide e potenzialità del metaverso chirurgia robotica

Nonostante le sfide legate a cybersecurity e privacy, il metaverso chirurgia robotica rappresenta una rivoluzione. La condivisione avanzata delle informazioni e la possibilità per i pazienti di comprendere meglio la propria condizione promettono di elevare la qualità dell’intervento e l’esperienza chirurgica complessiva.

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