22/04/2025

Ridurre le terapie non strettamente necessarie

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Professoressa Marchiò allo studio per ridurre le terapie non strettamente necessarie

Ridurre le terapie non strettamente necessarie: il panorama terapeutico delle pazienti affette da tumore mammario in fase precoce (ovvero “operabile”) ha subito notevoli progressi con l’avvento di terapie sistemiche neoadiuvanti e adiuvanti sottotipo-specifiche che hanno migliorato gli esiti di sopravvivenza. Tuttavia, in oncologia medica troppo spesso le nuove terapie si aggiungono allo standard di cura senza una strategia di adattamento al rischio sufficientemente appropriata, in contrasto con le recenti tendenze della radioterapia e della chirurgia, dove c’è stato uno sforzo concertato per de-escalare il trattamento quando possibile (ovvero “togliere trattamento quando non strettamente necessario”). 

Per questo, grazie ai fondi del 5X1000 della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, abbiamo ideato, all’Istituto di Candiolo – IRCCS, un progetto di ricerca sulla de-escalation, denominato Odeon (Optimization of De-EscalatiON strategies in early breast cancer) che mira a ottimizzare le strategie terapeutiche per i pazienti con tumore al seno in fase precoce con un profilo prognostico e predittivo favorevole, basato su parametri clinici e biologici.

Il progetto si avvarrà di competenze diverse, che partono dalla clinica (Oncologia Medica e Chirurgia senologica) per passare dalle analisi tissutali transazionali (Anatomia Patologica e Radiologia) e arrivare ai laboratori di ricerca preclinica (diversi Laboratori coinvolti). 

In particolare, gli studi, che verranno affrontati dal Laboratorio di Anatomia Patologica e di Patologia Molecolare Sperimentale dell’Istituto, vedranno l’utilizzo di nuove metodiche di sequenziamento del genoma, che permetteranno di identificarne alterazioni complesse sfruttando un sequenziatore recentemente acquisito dalla Fondazione, con cui si possono anche accorciare i tempi di analisi: un punto a favore per l’applicazione nella pratica clinica.

Si partirà da analisi su tessuti freschi della Biobanca di Candiolo, per poi validare le analisi su tessuti fissati in formalina e inclusi in paraffina, che rappresentano i tessuti utilizzati nella diagnostica di tutti i giorni per i pazienti. 

Il gruppo, inoltre, collaborerà in maniera molto stretta con la Radiologia per allineare dati di “radiomica” e “patomica”, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, che potrebbero rendere visibile quello che al momento non è per l’occhio umano, dando vita a una nuova classe di biomarcatori che necessitano di metodiche meno invasive per essere identificati e caratterizzati.

Sarà uno studio di durata triennale, il cui scopo finale è poter identificare nuovi metodi di analisi delle cellule tumorali che possono essere introdotti nella pratica clinica a seguito di adeguata validazione, costruendo una diagnostica morfologica e molecolare integrata di nuova generazione. 

Responsabile della Diagnostica Molecolare del Laboratorio di Anatomia Patologica Istituto di Candiolo – IRCCS.

Locandina campagna 5X1000