

La nuova Biobanca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS: investiamo nel futuro della Ricerca con un solo interesse: la Cura.
Sta nascendo una nuova e fondamentale risorsa per la ricerca oncologica: la Biobanca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Con un investimento da parte della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di oltre 10 milioni di euro, questa nuova struttura all’avanguardia, che avrà una superficie di oltre 3.000 metri quadri, contribuirà in maniera decisiva a potenziare la cura contro il cancro.
La Biobanca di Candiolo è anche la casa di Xenturion, la più grande Biobanca al mondo di tumori del colon-retto, messa a disposizione della comunità scientifica per accelerare la ricerca e lo sviluppo di trattamenti più efficaci.
Grazie a Jannik Sinner e a Intesa Sanpaolo, che il 6 novembre scorso hanno posato la prima pietra presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS, la Biobanca rappresenterà nel 2025 uno dei cantieri più importanti per la Ricerca.
Un traguardo reso possibile anche grazie all’iniziativa “Un Ace per la Ricerca”, che ha visto ogni ace delle Nitto ATP Finals di Torino trasformarsi in un contributo concreto a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Rendering della nuova Biobanca di Candiolo.
La Biobanca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS fornirà ai ricercatori strumenti fondamentali per condurre studi avanzati su larga scala, aprendo nuove strade alla ricerca per raggiungere diagnosi e terapie sempre più precoci e precise, moltiplicando le probabilità di successo anche contro i tumori più aggressivi.
Questo progetto avrà un impatto internazionale, con la possibilità di conservare anche campioni di altre istituzioni. Le caratteristiche dimensionali, la dotazione di bio-banking per crio-conservazione, i Laboratori integrati di Ricerca e Clinica, renderanno così la nuova Biobanca un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale.
Rendering della nuova Biobanca di Candiolo.
Attenendosi alle regole del Ministero della Salute, la nuova Biobanca “raccoglierà, conserverà e distribuirà, secondo norme di leggi nazionali e/o internazionali, materiale biologico umano e le informazioni a essi collegate, nel pieno rispetto dei diritti e delle normative etico-legali e sociali dei pazienti che donano tale materiale.”
I campioni “biobancati” potranno permettere studi avanzati sulla genetica, proteomica e metabolomica dei tumori. Inoltre, le cellule tumorali e i cosiddetti organoidi, vere e proprie copie in miniatura dei tumori originari, saranno crio-congelati in azoto liquido in modo “vitale” – ossia “ibernati” – e potranno essere scongelati mantenendo intatte tutte le loro caratteristiche e riutilizzati anche per lo studio dell’effetto e dell’efficacia di nuovi farmaci oncologici.
L’obiettivo finale della Biobanca è dunque di sviluppare studi diversificati e su larga scala su campioni biologici conservati in modo ottimale, con il fine di raggiungere diagnosi e terapie sempre più precise.
Non ultimo, nell’ottica della sanità regionale, potranno essere ospitati anche i campioni biologici ottenuti da altre istituzioni. Per la Professoressa Anna Sapino, Direttrice Scientifica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS: “Le caratteristiche dimensionali, la dotazione di bio-banking per crio-conservazione, i Laboratori integrati di Ricerca e Clinica, renderanno la nuova Biobanca un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale.”
Il nostro obiettivo è raccogliere i fondi necessari alla realizzazione della nuova Biobanca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Grazie al tuo contributo, potremo coprire diverse spese fondamentali, tra cui:
Ogni donazione ci aiuterà a compiere questo importante passo avanti nella ricerca oncologica, moltiplicando le opportunità di successo terapeutico anche contro i tumori più difficili da trattare.
Scendi in campo con noi contro i tumori. Dona ora e sostieni il futuro della ricerca oncologica!