03/07/2017
Notizie da Candiolo
Presentato da Allegra Agnelli il Bilancio di Missione 2016 della Fondazione. 4.869 citazioni su riviste scientifiche, oltre 1 milione e 300 mila prestazioni ambulatoriali. Ottenuta la certificazione di qualità per tutti i settori di attività.
“L’Istituto di Candiolo è terminato ed è diventato operativo in ogni sua parte. Vogliamo, e dobbiamo, però ancora fare molto”. Con queste parole la Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, ha presentato oggi il Bilancio di Missione 2016.
Un Bilancio che parte dai 30 anni di impegno della Fondazione per indicare nuovi traguardi: “Con grande orgoglio e fierezza per quanto è stato realizzato – ha proseguito Allegra Agnelli – oggi voltiamo pagina e pensiamo al futuro, potendo concentrare le nostre risorse, fisiche ed economiche, sul nostro unico obiettivo: sconfiggere il cancro. Per questo la nostra attività di raccolta fondi continua con sempre maggior costanza e dedizione”. E il sostegno di cittadini, enti, aziende è sempre forte e generoso: “Le donazioni, la partecipazione alle nostre iniziative, molte delle quali organizzate dalle nostre 22 delegazioni, e i risultati della raccolta del 5X1000 ci riempiono il cuore di gioia. Vuol dire che stiamo lavorando bene”.
“I ricavi della Fondazione – ha sottolineato il Consigliere delegato, Giampiero Gabotto – sono stati nel 2016 pari a 23 milioni e 260 mila euro. Molto importante è il contributo che dà il 5×1000, i cui ultimi dati (che non compaiono nel Bilancio 2016, ndr.) parlano di oltre 251 mila sottoscrizioni e un importo di 10 milioni e 590 mila euro, che pone la Fondazione al terzo posto fra le oltre 50 mila Onlus italiane, dopo Airc ed Emergengy. E’ grazie a questo ininterrotto e prezioso flusso di risorse che l’Istituto di Candiolo nel 2016 si è dotato di un nuovo Day Hospital, con un centro prelievi, nuovi spazi dedicati alla cura, una Farmacia con un robot unico nel suo genere per la preparazione di farmaci per le terapie personalizzate, nuovi e più ampi locali per la ricerca”. Presto, grazie ai fondi della Partita del Cuore del maggio scorso, ci sarà un nuovo centro per la Criogenia: la conservazione a bassissime temperature consente di mantenere nel tempo le caratteristiche biologiche dei campioni di tessuto prelevati durante le biopsie su cui sperimentare nuovi farmaci e di dare sempre più concretezza all’ obiettivo dell’ Istituto, che è quello di portare nel più breve tempo possibile i risultati della ricerca al letto del paziente.
“Candiolo – ha concluso Allegra Agnelli – continua ad essere un luogo unico, dove competenza e umanità si fondono per fornire il miglior trattamento possibile”. Professionalità e disponibilità di tutto il personale riconosciuti anche dalla certificazione di qualità Iso 9001-2015, che Candiolo ha ottenuto (unica struttura oncologica in Piemonte e terza in Italia) per tutti i settori che ne caratterizzano l’attività: diagnosi, terapia, assistenza, ricerca, amministrazione, formazione, comitato etico.
Sul fronte delle spese, significativa la cifra destinata all’ attività di ricerca scientifica fondamentale: 4,6 milioni di euro. Altra importante voce è quella relativa all’ attività clinica (di cura e di ricerca) dell’ Istituto di Candiolo, cui la Fondazione ha destinato nel 2016 circa 12 milioni di euro.
Da rilevare che le spese complessive del Fundraising incidono solo per il 10 per cento sul totale delle entrate, un indicatore che dimostra il rigore nella gestione delle risorse frutto delle donazioni.
Nell’attività scientifica a Candiolo operano 311 persone, divise in 33 laboratori che occupano 6 mila metri quadrati di superficie. Una ricerca di alto profilo: lo dimostrano la crescita degli studi pubblicati – 137 contro i 121 nel 2015 – delle citazioni su pubblicazioni scientifiche di tutto il mondo, 4.869 contro 3.967, e dell’ “Impact Factor” dell’ Istituto, l’ indice che misura la frequenza con cui un articolo di una rivista è citato dalle altre riviste, salito a 907,02. L’ Università di Torino è presente con una sede del Dipartimento di Oncologia. Le ricerche fondamentali hanno permesso lo sviluppo di programmi di ricerca clinica innovativi. Le tematiche principali riguardano la personalizzazione della diagnosi e del trattamento del carcinoma del colon-retto, delle vie biliari, dei sarcomi, della mammella, del distretto cervico-cefalico. La stretta collaborazione tra biologi molecolari, anatomo-patologi e genetisti, ha permesso di creare un centro di riferimento internazionale per lo studio delle neoplasie a primitività sconosciuta (‘CUPs’). L’Istituto, pur privilegiando la medicina di precisione e lo sviluppo di farmaci innovativi, sostiene anche la ricerca in campo sanitario. Nel 2016 sono stati eseguiti molteplici ‘trials’, sono state affinate le tecniche di ‘radio-imaging’ per la diagnostica, si sono ulteriormente perfezionati il grado di precisione della radioterapia e l’efficacia della chirurgia oncologica.
Riconosciuto dal Ministero della Salute quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (unico del Piemonte) e inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, Candiolo è divenuto centro di riferimento regionale per 9 tipologie tumorali: tumori della mammella, ginecologici, colo rettali, dello stomaco, otorinolaringoiatrici, urologici, cutanei, sarcomi e oncoematologia. All’IRCCS di Candiolo è stato altresì riconosciuto il ruolo di Centro di riferimento monospecialistico regionale per la terapia del dolore oncologico.
L’assistenza clinica è svolta da 414 operatori. I posti letto (compresi quelli del day hospital) sono 100 e le persone ricoverate nel 2016 sono state 6.255. In sensibile crescita le prestazioni ambulatoriali, che sono state 1.312.756, contro le 1.210.654 del 2015. In Istituto sono anche attivi 138 protocolli e studi sperimentali. Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, ben 467 hanno riguardato tumori alla mammella, 422 tumori O.R.L.. Sono state, inoltre, effettuate 1.024 colonscopie virtuali e 1.050 test proPSA. Più di 1.000 pazienti sono stati trattati con tecniche di radioterapia.