16/04/2025
Uno studio innovativo, realizzato grazie ai fondi del 5X1000 destinato alla Fondazione Piemonte se per la Ricerca sul Cancro e frutto della collaborazione di tre istituti di ricerca, l’Istituto di Candiolo – IRCCS, il Dana-Farber Cancer Institute di Boston e la Cornell University di New York, ha individuato un nuovo bersaglio terapeutico per il mieloma multiplo, una forma aggressiva di tumore del sangue. La ricerca, pubblicata su Clinical Cancer Research, la rivista ufficiale dell’American Association for Cancer Research (AACR), dimostra che le cellule tumorali del mieloma multiplo modificano il proprio metabolismo per crescere e sopravvivere.
In particolare, sfruttano un enzima chiave, l’Acetil-CoA Carbossilasi 1 (ACC1), per produrre lipidi essenziali alla loro sopravvivenza. Gli scienziati hanno scoperto che bloccando ACC1, con farmaci specifici o tecniche genetiche, si può ridurre la crescita delle cellule tumorali e innescare la loro morte. Il mieloma multiplo è un tumore del sangue caratterizzato dalla proliferazione incontrollata delle plasmacellule nel midollo osseo.
Alcuni fattori di rischio, come l’obesità e altre alterazioni del metabolismo lipidico, possono favorirne l’insorgenza. Inoltre, gliadipociti presenti nel midollo osseo forniscono supporto energetico alle cellule tumorali. Questo legame tra metabolismo lipidico e crescita tumorale ha spinto i ricercatori a studiare il ruolo di ACC1, un enzima chiave nella sintesi dei grassi.
Lo studio ha evidenziato che ACC1 è particolarmente attivo nei tumori con alterazioni del gene MYC, che coopera con una molecola di RNA, nota come lnc-17-92, precedentemente scoperta dagli stessi ricercatori. Questa combinazione è associata a forme più aggressive della malattia. Bloccando ACC1, le cellule tumorali subiscono uno squilibrio lipidico, con conseguente stress cellulare e danni ossidativi, che portano alla loro morte.
Inoltre, è stata osservata una riduzione della sintesi lipidica e un’alterazione dei fosfolipidi cellulari, elementi fondamentali per la sopravvivenza delle cellule tumorali. Un altro aspetto cruciale della ricerca è l’identificazione di biomarcatori che potrebbero aiutare personalizzare le terapie: indicatori lipidici per monitorare la risposta dei pazienti e marcatori genetici, come le traslocazioni di MYC, per prevedere l’efficacia del trattamento.
Questo studio, sostenuto dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro con i fondi del 5X1000, apre nuove prospettive terapeutiche, suggerendo che colpire il metabolismo lipidico potrebbe essere una strategia efficace contro il mieloma multiplo, soprattutto per le forme più aggressive.
Grazie a questa ricerca, si avvicina la possibilità di sviluppare terapie mirate per migliorare le prospettive di chi lotta contro questa malattia.
Dottor Eugenio Morelli
Direttore del Laboratorio di Ricerca Traslazionale sull’RNA dell’Istituto di Candiolo – IRCCS