26/05/2025

Tumore del colon retto: diagnosi e cura

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Cancro del colon: immagine al microscopio di una biopsia epatica con ago a guida TC.

Nel grande panorama della ricerca oncologica, il tumore del colon-retto rappresenta una delle sfide più rilevanti sia in termini diagnostici che terapeutici. Grazie ai progressi nelle tecniche di screening e nelle opzioni di cura, oggi è possibile affrontare questa neoplasia con approcci sempre più personalizzati e mirati

In questo articolo analizziamo le modalità di diagnosi e le strategie terapeutiche adottate, soffermandoci sul ruolo fondamentale della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

Il tumore del colon-retto è una neoplasia che origina dai tessuti del colon o del retto, parti dell’intestino crasso. Di solito, questi tumori si sviluppano in maniera lenta a partire da piccoli polipi benigni che, se non rilevati e trattati precocemente, possono evolvere in forme maligne. 

La diagnosi tempestiva è di vitale importanza: procedure di screening, come il test del sangue occulto nelle feci e la colonscopia, consentono di individuare eventuali lesioni in una fase iniziale, aumentando le possibilità di una cura efficace.

La diagnosi precoce si basa su un approccio multidisciplinare che comprende diversi strumenti diagnostici:

  • Screening preventivo: il test del sangue occulto nelle feci è un metodo semplice ed efficace per individuare la presenza di tracer ematici, solitamente indicativi di lesioni precancerose o tumorali. In caso di esito positivo, il paziente viene indirizzato verso una colonscopia per una diagnosi confermata tramite biopsia.
  • Imaging e valutazioni endoscopiche: tecniche d’imaging avanzate, come la TC (tomografia computerizzata) e la RM (risonanza magnetica), integrano le informazioni ottenute dalla colonscopia. L’analisi combinata di questi esami consente di stabilire con precisione lo stadio del tumore, fondamentale per definire il percorso terapeutico.

I sintomi del tumore del colon-retto possono essere diversi e, spesso, difficili da identificare. Tra gli indicatori più comuni troviamo:

  • Presenza di sangue nelle feci: il sangue può apparire di colore rosso vivo o scuro.
  • Modifiche nelle abitudini intestinali: ad esempio, diarrea, costipazione o una sensazione di svuotamento incompleto dell’intestino.
  • Perdita di peso non spiegata: spesso associata ad affaticamento e stanchezza.
  • Dolori addominali: o fastidi persistenti nella zona del colon.

La presenza di questi sintomi, per quanto non esclusivi, rende fondamentale l’adozione di programmi di screening per identificare la patologia nelle fasi iniziali.

Le strategie terapeutiche per il tumore del colon-retto sono sempre più personalizzate e si basano su un attento ragionamento multidisciplinare:

  • Chirurgia: l’intervento chirurgico rappresenta la prima linea di cura per i tumori diagnosticati in fase iniziale. Tecniche minimamente invasive, come la videolaparoscopia, permettono di eseguire interventi rapidi e ridurre i tempi di recupero post-operatorio, migliorando la qualità della vita del paziente.
  • Terapie sistemiche: nei casi in cui il tumore si presenti in stadi avanzati o in presenza di metastasi, si ricorre a trattamenti integrati che possono includere chemioterapia, radioterapia e, sempre più frequentemente, terapie mirate ed immunoterapia. Queste terapie sono selezionate in base alle caratteristiche molecolari del tumore e alla condizione clinica del paziente, garantendo così una cura personalizzata.
  • Ricerca clinica e sperimentazioni: la partecipazione a trial clinici offre ai pazienti l’accesso a nuove terapie che, oltre a contribuire al miglioramento delle strategie di trattamento, accelerano il passaggio dalla ricerca di base all’applicazione clinica.

Le statistiche di sopravvivenza rappresentano un indicatore fondamentale dell’efficacia delle strategie di diagnosi precoce e dei trattamenti adottati. 

In Italia, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del tumore del colon-retto si attesta intorno al 65% per gli uomini e al 66% per le donne. Questi dati evidenziano come l’adozione di programmi di screening e trattamenti mirati abbia notevolmente migliorato gli esiti clinici, sottolineando l’importanza di continuare a investire in innovazione e ricerca.

Statistiche di sopravvivenza per età e genere

L’incidenza del tumore del colon-retto varia significativamente in base all’età e al genere. 

In Italia, questa patologia è raramente diagnosticata prima dei 40 anni e l’incidenza aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età, raggiungendo il picco nei soggetti oltre i 50 anni

Ad esempio, stime recenti indicano che ogni anno vengono registrate decine di migliaia di nuove diagnosi, con una distribuzione che mostra una predominanza nei maschi rispetto alle femmine

Questi dati, reperibili anche dal Ministero della Salute, sottolineano la necessità di intensificare le campagne di prevenzione e di screening soprattutto nelle fasce di popolazione maggiormente a rischio.

Il ruolo della ricerca e delle biobanche

Un elemento cruciale nella progressione contro il tumore del colon-retto è rappresentato dal supporto delle biobanche, che conservano, studiano e permettono lo sviluppo di modelli preclinici attraverso campioni di tessuti e organoidi.

Progetti come la Xenturion Biobanca e la Biobanca Europea di Organoidi sono esempi concreti di come la ricerca traslazionale favorisca nuove scoperte e l’ottimizzazione dei trattamenti, permettendoci di studiare il tumore in maniera estremamente dettagliata e sviluppare terapie sempre più personalizzate.

L’introduzione e l’adozione di nuove tecnologie nel campo della diagnostica e della terapia del tumore del colon-retto rappresentano un ulteriore passo verso la medicina di precisione. Le innovazioni in ambito di screening, diagnostica per immagini e terapie personalizzate stanno creando nuove opportunità per migliorare la prognosi e la qualità della vita dei pazienti.

L’investimento in ricerca e in infrastrutture innovative, come le biobanche, ci consente di trasformare il panorama della cura oncologica. Il supporto dei nostri sostenitori è fondamentale per continuare a investire in tecnologie all’avanguardia, chiave per un futuro in cui diagnosi precoci e trattamenti mirati possano fare la differenza.

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