27/10/2025

il tumore al seno triplo negativo (TNBC)

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Il tumore al seno triplo negativo (TNBC) rappresenta un sottotipo particolare di carcinoma mammario. Le sue cellule non esprimono i recettori per gli estrogeni (ER) e il progesterone (PR), né mostrano la sovraespressione della proteina HER2.

Questa caratteristica lo rende resistente alle terapie ormonali tradizionali e ai farmaci anti-HER2, richiedendo approcci terapeutici diversi. Il TNBC ha un comportamento generalmente più aggressivo rispetto ad altri tumori mammari: cresce più rapidamente e presenta un rischio maggiore di recidiva precoce.

Tuttavia, quando viene diagnosticato in fase iniziale e trattato adeguatamente, può essere curabile con buoni risultati.

Quanto è diffuso il tumore al seno triplo negativo

Il TNBC costituisce circa il 10-15% di tutti i tumori della mammella. È più frequente nelle donne giovani, in alcune popolazioni (come le donne di origine africana) e tra le portatrici di mutazione del gene BRCA1.

I segnali da non sottovalutare

I sintomi del tumore al seno triplo negativo non differiscono da quelli degli altri carcinomi mammari:

  • Presenza di un nodulo palpabile
  • Cambiamenti nella forma o nell’aspetto del seno
  • Alterazioni della pelle (arrossamenti, ispessimenti, aspetto “a buccia d’arancia”)
  • Secrezioni anomale dal capezzolo

Il percorso diagnostico

La diagnosi segue un protocollo standardizzato che include:

  1. Visita senologica per l’esame clinico
  2. Esami strumentali (mammografia ed ecografia)
  3. Biopsia per la conferma istologica e la caratterizzazione del tumore

È proprio l’analisi istologica a determinare lo stato dei recettori (ER, PR e HER2), permettendo di classificare il tumore come “triplo negativo”.

Strategie di prevenzione generale

Sebbene non esistano misure specifiche per prevenire il TNBC, alcune abitudini possono ridurre il rischio generale di tumore al seno:

  • Mantenere un peso corporeo sano
  • Praticare attività fisica regolare
  • Limitare il consumo di alcol
  • Evitare il fumo

L’importanza dello screening mammografico

In Italia, i programmi di screening pubblici invitano le donne alla mammografia periodica:

  • Fascia 50-69 anni: mammografia ogni 2 anni
  • Estensione: molte Regioni includono anche le donne fino a 74 anni, e in Piemonte è inoltre possibile essere inserite nel programma di screening a partire dai 45 anni, contattando personalmente i numeri dedicati.

Lo screening è fondamentale perché individua i tumori in fase precoce, quando sono più trattabili, riducendo significativamente la mortalità.

Sorveglianza per chi ha un rischio elevato

Le donne con mutazioni genetiche BRCA1/2 o altri fattori di rischio elevato hanno accesso a percorsi dedicati che includono:

  • Risonanza magnetica mammaria
  • Sorveglianza intensiva personalizzata
  • Possibilità di discutere interventi preventivi (come la mastectomia profilattica)

Queste scelte vengono sempre valutate insieme a un’équipe specializzata.

Le statistiche in Italia

Il TNBC rappresenta circa il 10-15% di tutti i tumori mammari. In Italia, si stima che tra le donne con tumore al seno metastatico, circa 3.700-4.500 abbiano un TNBC.

I progressi nella sopravvivenza

La prognosi del tumore al seno triplo negativo sta migliorando significativamente grazie alle nuove terapie:

Stadio precoce ad alto rischio:

  • Studi recenti (KEYNOTE-522, 2024) mostrano che l’aggiunta di immunoterapia (pembrolizumab) alla chemioterapia ha portato a:
    • Sopravvivenza globale a 5 anni: 86,6% (vs 81,7% con terapia standard)
    • Sopravvivenza libera da eventi a 5 anni: 81,2% (vs 72,2%)

Stadio metastatico: La sopravvivenza rimane più bassa rispetto ad altri sottotipi, ma sta aumentando progressivamente con i nuovi farmaci disponibili.

È importante ricordare che ogni caso è unico: le percentuali individuali dipendono da stadio, dimensioni del tumore, coinvolgimento linfonodale, età e caratteristiche biologiche specifiche.

Il trattamento del TNBC è multidisciplinare e viene personalizzato in base allo stadio della malattia e alle caratteristiche biologiche del tumore.

Chirurgia e radioterapia

Chirurgia: Si opta per intervento conservativo o mastectomia, con valutazione del linfonodo sentinella per verificare l’eventuale diffusione della malattia.

Radioterapia: Viene utilizzata secondo indicazione per ridurre il rischio di recidiva locale dopo l’intervento.

Chemioterapia: in molti casi è ancora fondamentale

La chemioterapia rimane una colonna portante nel trattamento del tumore al seno triplo negativo, sia in fase iniziale (prima e/o dopo l’intervento chirurgico) che in fase metastatica. I farmaci a base di platino (come il carboplatino) sono particolarmente utilizzati nel TNBC.

Immunoterapia: la grande innovazione

L’immunoterapia rappresenta una vera svolta nel trattamento di molti casi di TNBC:

Stadio precoce ad alto rischio (II-III): Il pembrolizumab associato alla chemioterapia, prima e dopo l’intervento, è diventato il nuovo standard di cura dopo aver dimostrato miglioramenti significativi nella sopravvivenza (studio KEYNOTE-522).

Stadio metastatico con PD-L1 positivo: La combinazione di pembrolizumab e chemioterapia è oggi uno standard per le pazienti con espressione della proteina PD-L1. Dati recenti (2025) mostrano risultati promettenti anche dalla combinazione con sacituzumab govitecan.

Terapie mirate per il tumore al seno triplo negativo

PARP-inibitori per mutazioni BRCA1/2:

Se il tumore è associato a mutazioni genetiche BRCA1/2, sono disponibili farmaci specifici:

  • Olaparib in fase adiuvante ha dimostrato benefici di sopravvivenza nello studio OlympiA
  • Talazoparib è un’altra opzione efficace in fase metastatica

Sacituzumab govitecan (anticorpo-farmaco coniugato):

Questo farmaco innovativo è approvato in Europa per il TNBC metastatico dopo almeno 2 linee di terapia precedenti. Lo studio ASCENT ha dimostrato il suo impatto positivo sulla sopravvivenza libera da progressione e sulla sopravvivenza globale.

Ricerca e prospettive future

La ricerca sul tumore al seno triplo negativo è molto attiva. Tra le aree di sviluppo:

  • Personalizzazione dei trattamenti in base alla risposta alla terapia pre-operatoria.
  • Utilizzo di organoidi tumorali per testare i farmaci.
  • Biomarcatori predittivi.
  • Intelligenza artificiale per la selezione ottimale delle cure.

Il TNBC è sempre più grave degli altri tumori al seno?

No. Sebbene il TNBC sia mediamente più aggressivo, questo non significa automaticamente una prognosi sfavorevole. Con una diagnosi precoce e l’utilizzo delle terapie moderne (chemioterapia associata a immunoterapia), molte pazienti guariscono completamente.

Chi ha una mutazione BRCA svilupperà sicuramente un TNBC?

No. Le portatrici di mutazione BRCA1 hanno un rischio più elevato di sviluppare un tumore al seno triplo negativo, ma non tutte svilupperanno questo tipo di tumore. Inoltre, non tutti i TNBC sono legati a mutazioni BRCA. La consulenza genetica aiuta a definire percorsi personalizzati di sorveglianza e prevenzione.

Esistono esami del sangue per diagnosticare il TNBC?

La diagnosi richiede necessariamente una biopsia del tumore per analizzare le caratteristiche delle cellule. Gli esami del sangue, come l’analisi del DNA tumorale circolante, sono oggi strumenti di ricerca o monitoraggio in contesti specifici, ma non sostituiscono la biopsia per la diagnosi iniziale.

  • Il tumore al seno triplo negativo rappresenta il 10-15% dei tumori mammari ed è più aggressivo della media, ma è curabile in molti casi se diagnosticato precocemente.
  • La mammografia di screening (e la risonanza magnetica per chi ha alto rischio) è fondamentale per individuare tumori piccoli e trattabili. Aderire ai programmi di screening salva vite.
  • Le cure stanno evolvendo rapidamente: oltre alla chemioterapia, oggi abbiamo l’immunoterapia con pembrolizumab, i PARP-inibitori per chi ha mutazioni BRCA1/2, e farmaci innovativi come il sacituzumab govitecan.
  • L’accesso a centri specializzati e la partecipazione a trial clinici può offrire opportunità terapeutiche all’avanguardia e migliorare gli esiti della malattia.

Il tumore al seno triplo negativo è una delle forme più complesse e aggressive di carcinoma mammario, ma la ricerca sta aprendo nuove strade di cura e speranza. Ogni progresso nasce dal lavoro instancabile di medici e ricercatori, ma anche dal sostegno di chi sceglie di credere nella scienza.

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