28/04/2025
Nuove frontiere per i pazienti oncologici avanzati – Dottor Milan
Nuove frontiere per i pazienti oncologici avanzati: il Reparto di Medicina Interna dell’Istituto di Candiolo – IRCCS ha avviato, grazie ai fondi raccolti con il 5X1000 destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, un ambizioso studio. Il progetto di ricerca intende affinare il percorso terapeutico per i pazienti oncologici che necessitano di ricovero per complicanze internistiche acute, quali infezioni o insufficienza respiratoria.
È nato, così, il progetto ApprocciO MultIdimensioNAle nel paziente oncologico (OMINA). Lo studio mira a guidare in maniera precisa le decisioni cliniche, assicurando che le risorse vengano impiegate in modo corretto ed efficace, intensificando le cure nei soggetti con potenziale di recupero e riducendo l’approccio aggressivo laddove risulti inutilmente oneroso e non giustificato.
Il progetto da me coordinato, con la collaborazione del dottor Marco Merlano, si articola su quattro dimensioni fondamentali:
Per questo motivo al paziente verranno somministrati questionari mirati a misurare stress, ansia e depressione, integrando così l’aspetto psicologico nella valutazione complessiva della prognosi e contribuendo a un approccio terapeutico olistico.
Il protocollo prevede il reclutamento di 225 pazienti oncologici, ricoverati per insufficienza respiratoria e/o infezioni, con un follow-up che si estenderà fino a un anno dal ricovero. Tale monitoraggio consentirà di seguire l’andamento della malattia, la ripresa della terapia oncologica attiva e l’eventuale necessità di instaurare cure palliative.
Un ulteriore elemento innovativo del progetto è rappresentato dall’utilizzo di tecniche di “machine learning”, cioè utilizzando i computer che analizzeranno la mole di dati raccolti al fine di identificare i pazienti con maggiori probabilità di sopravvivenza.
Questo approccio consentirà di personalizzare ulteriormente il percorso terapeutico e di ottimizzare le decisioni cliniche. I risultati attesi includono la definizione di nuovi indicatori prognostici, basati su marker bioumorali e clinico-strumentali, e la creazione di un modello integrato che tenga in considerazione anche gli aspetti psicologici.
Questa ricerca rappresenta un passo fondamentale verso una medicina sempre più personalizzata in oncologia, con l’ambizione di trasformare radicalmente la gestione delle complicanze e di migliorare la qualità della vita, e, laddove possibile, la sopravvivenza di una categoria di pazienti che “merita il massimo del nostro impegno”.
Professor Alberto Milan
Direttore della Medicina Interna Istituto di Candiolo – IRCCS