14/12/2023
Cristina Chiabotto: Oggi parleremo dei tumori maschili in occasione della campagna della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Life is Blu, e ne parleremo con Alessandra Mosca, la dottoressa referente oncologa per le neoplasie urologiche dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. La prima domanda che ci fanno è questa: i tumori urologici metastatici sono di competenza esclusivamente oncologica?
Dr.ssa Alessandra Mosca: La risposta è no, perché tutti i tumori urologici e quindi il tumore della prostata, del rene, della vescica, del testicolo e anche del pene, sono di competenza multidisciplinare, quindi devono essere affrontati fin dall’inizio, fin dalla diagnosi, da tutto il team che se ne occupa, quindi dagli urologi agli oncologi, ai radioterapisti, ai medici nucleari, radiologi, in modo tale da identificare gli esami giusti per la diagnosi e da individuare e condividere la strategia terapeutica personalizzata per ciascun tumore e per ciascun paziente.
Cristina Chiabotto: Per il tumore della prostata metastatico quali farmaci si usano attualmente?
Dr.ssa Alessandra Mosca: Il tumore della prostata ha conosciuto negli ultimi anni uno stravolgimento completo dal punto di vista delle terapie e quindi al momento si possono utilizzare terapie ormonali di vecchia e nuova generazione, farmaci chemioterapici, farmaci biologici o target come gli inibitori di PARP, farmaci radio metabolici come il Radium 223 e a breve avremo anche il Lutezio PSMA, anche qui nel nostro centro, e poi, ovviamente, si può aderire in centri specifici a protocolli internazionali per l’utilizzo di farmaci nuovi innovativi.
Cristina Chiabotto: Il tumore del rene metastatico si affronta solo con farmaci oncologici?
Dr.ssa Alessandra Mosca: La risposta è no, nel senso che anche il tumore del rene, come abbiamo appena detto, è di approccio multidisciplinare, quindi va sempre valutato in primis con gli urologi e con i radioterapisti, perché se è oligo-metastatico, quindi a poche metastasi, il paziente può essere operato dagli urologi e poi sottoposto a metastasectomia in modo chirurgico o radioterapico e successivamente andare alla terapia biologica. Se invece ci sono molte metastasi si decide comunque insieme agli urologi e ai radioterapisti se iniziare prima una terapia sistemica, che non è mai chemioterapia, ma è al momento costituita da combo, quindi da associazione di immunoterapia e terapia biologica e in un secondo momento, sempre con gli urologi e con i radioterapisti, si decide in caso di risposta, se andare alla chirurgia.
Cristina Chiabotto: Il tumore della vescica, quali opzioni terapeutiche ha?
Dr.ssa Alessandra Mosca: Anche il tumore della vescica ha recentemente visto una modificazione totale dello scenario terapeutico, non ultimo il grande risultato proveniente dall’ultimo Congresso Europeo degli Oncologi. Quindi, al momento, se il tumore della vescica è localmente posizionato, si affronta insieme agli urologi e ai radioterapisti in una terapia multimodale, quindi chirurgia o radioterapia e chemioterapia.
Se invece è metastatico, si affronta comunque fin dall’inizio insieme agli urologi e ai radioterapisti, decidendo però di iniziare con una terapia sistemica che al momento è ancora data da chemioterapia. Ma c’è anche la possibilità, successivamente alla chemioterapia, di utilizzare immunoterapia e i cosiddetti farmaci anticorpo coniugati. Quindi, tantissime novità anche nel tumore della vescica.
Cristina Chiabotto: Il tumore del testicolo ha strategie terapeutiche efficaci?
Dr.ssa Alessandra Mosca: Assolutamente sì. Il tumore del testicolo è un tumore del giovane maschio. Fortunatamente rientra nei tumori rari.
Cristina Chiabotto: Rari, menomale.
Dr.ssa Alessandra Mosca: E fortunatamente guarisce in un’altissima percentuale di pazienti. Il segreto? La chiave, se vogliamo anche qui, è l’identificazione precoce della neoplasia e soprattutto la stadiazione corretta, in modo tale da effettuare successivamente il trattamento corretto, che può essere semplicemente la sorveglianza attiva e quindi controllare il paziente nel tempo. Ovviamente il paziente deve aderire ai controlli o alla chemioterapia dopo la chirurgia, oppure, eventualmente, anche radioterapia. Quindi anche il tumore del testicolo di nuovo è un tumore multidisciplinare.
Cristina Chiabotto: Per quanto riguarda invece la prevenzione? Cosa possiamo dire su questa tipologia di tumori?
Dr.ssa Alessandra Mosca: Per la prevenzione, tendenzialmente, in modo generico è assolutamente necessario far riferimento al medico di base in caso di comparsa di sintomi che prima non si ha mai avuto. Quindi nel caso del tumore della prostata, difficoltà a urinare nel caso del tumore del rene, della vescica, presenza di sangue nelle urine. Dolori di qualsiasi genere che prima non si hanno mai avuti. Nel caso del tumore del testicolo, invece, è fondamentale l’auto consapevolezza di sé, quindi l’auto palpazione e immediatamente rivolgersi al medico di base o a un urologo nel caso in cui ci siano delle masse testicolari.
Cristina Chiabotto: Grazie alla dottoressa Alessandra Mosca. Noi ci vediamo per la prossima puntata con un’edizione speciale dedicata al Natale. Mi raccomando, Sul Tumore Facciamo Rumore!