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04/06/2024

Notizie da Candiolo

Innovazione per i tumori della prostata: arriva all’Istituto di Candiolo – IRCCS il nuovo robot “Da Vinci SP”

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Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, grazie al supporto e alla fiducia dei nostri sostenitori, il robot di ultima generazione “Da Vinci Single Port”, che ci permetterà di curare sempre più persone e di farlo sempre meglio”.

Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, commenta così l’arrivo a Candiolo del nuovissimo sistema di chirurgia robotica “Da Vinci Single Port”.

Il nuovo robot “Da Vinci SP”, acquisito con il contributo della Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro, rappresenta un sistema di ultimissima generazione con un unico braccio robotico che offre la possibilità di eseguire interventi chirurgici complessi attraverso un unico accesso, sfruttando dove possibile orifizi naturali per raggiungere gli organi senza ledere la parete muscolare. Il braccio è equipaggiato con tre strumenti chirurgici evoluti che consentono una mobilità molto maggiore rispetto alla mano umana e con un endoscopio super-flessibile e orientabile per la miglior visione in alta definizione del campo operatorio, tutti controllati direttamente dal chirurgo.

Lo strumento, una volta inserito, consente una grande capacità di manovra in spazi anatomici molto ristretti, anche se occorre abituarsi a operare in maniera differente rispetto al passato” spiega il Professor Francesco Porpiglia, Urologo del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino che, coadiuvato dall’equipe dell’Urologia del nostro Istituto, ha operato i primi due pazienti con il nuovo metodo che, nel prossimo futuro, consentirà di rendere l’intervento di rimozione di un tumore alla prostata una procedura rapida, da eseguire con un ricovero di 24-48 ore.

In questo modo l’intervento diventa ultra-preciso, ma anche mininvasivo grazie al singolo accesso di circa 3 cm – spiega Porpiglia – Per il paziente significa ridurre il trauma e l’infiammazione locali, diminuendo notevolmente il dolore post-operatorio e tagliando i tempi del recupero, con benefici che sono anche estetici e psicologici”.

Lo strumento è già utilizzato negli Stati Uniti, dove è stato introdotto nel 2018 e il suo impiego cresce del 38% annuo per ben 9000 interventi nel solo 2023; da un paio di mesi ha ricevuto il marchio CE ed è appena stato introdotto in Germania e Regno Unito. In Italia, Candiolo è il quarto centro, unico in Piemonte, a dotarsi dell’innovativa tecnologia, la più avanzata piattaforma robotica a oggi disponibile.

Non si tratta di uno strumento adatto a tutti i pazienti, – aggiunge Porpiglia – Le prime indicazioni per le quali trova una sua destinazione naturale si hanno proprio in chirurgia urologica, che negli USA costituisce il 73% degli interventi, prevalentemente nel trattamento del tumore del rene e della prostata. In ambo i casi il sistema consente di passare al di fuori della cavità addominale con una minore invasività ma senza ridurre la qualità chirurgica e diminuendo del 30% i tempi di degenza grazie a una rapida ripresa e una significativa riduzione del dolore post-operatorio. Dei circa 500 interventi di chirurgia robotica programmati a Candiolo nel 2024, oltre un centinaio potranno essere appannaggio del robot ‘monobraccio’. L’obiettivo dell’Istituto, grazie all’adozione di questa innovativa tecnologia, è quello di poter offrire a ciascun paziente una chirurgia sempre più pecisa e personalizzata, senza compromettere l’efficacia oncologica e massimizzando i risultati funzionali e di rapida ripresa della vita quotidiana del paziente grazie al minimo impatto dell’intervento”.

Tutto questo solo grazie a VOI!