La Dottoressa Letizia Pizzini ci racconta che le cellule di uno stesso tumore non sono tutte uguali. Anzi, hanno tante reazioni diverse a una stessa terapia farmacologica. Vanno quindi studiate nel dettaglio, senza trascurare nessun dato, nessun segnale, perché ciascuno di questi può essere determinante.
Questo è il focus del progetto di ricerca della dottoressa Letizia Pizzini, una giovane e talentuosa ricercatrice dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.
Nel mio progetto di ricerca mi occupo di capire le interazioni tra cellule diverse all’interno di uno stesso tumore. In quanto un tempo si pensava che il tumore contenesse solo cellule dello stesso tipo, in realtà non è così, esistono delle differenze genetiche e in particolare i meccanismi adattivi che il tumore mette in atto sotto trattamento farmacologico sono eterogenei tra le cellule.
E probabilmente proprio queste differenze tra le cellule permettono loro di sopravvivere al trattamento farmacologico.
L’obiettivo di questo progetto è quello di capire le interazioni fra popolazioni cellulari differenti all’interno del tumore al colon retto e quindi inferire le traiettorie di differenziamento di queste sottopopolazioni e le transizioni di stato.
Possiamo fare questo attraverso dei campioni che i pazienti donano alla ricerca e attraverso cui è possibile costruire dei modelli tridimensionali di tumore in laboratorio. Con le tecnologie moderne è possibile guardare questi tumori una cellula alla volta.
Ovviamente queste tecnologie generano un’enorme quantità di dati che ha bisogno di strumenti informatici sofisticati per essere analizzati.
Ed è qui che entrano in gioco le mie competenze da fisico in quanto mi occupo di sviluppare e utilizzare metodi computazionali e algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale per inferire le traiettorie di differenziamento e le interazioni tra cellule diverse all’interno del tumore del colon-retto.
L’obiettivo futuro del mio progetto di ricerca è quello, una volta capite le interazioni fra popolazioni cellulari differenti, capire le vulnerabilità di tale sistema in modo da poter modellizzare delle terapie quanto più efficaci.