23/10/2024
La mindfulness nella riabilitazione post-operatoria sta emergendo come una tecnica sempre più apprezzata per migliorare il benessere fisico e mentale dei pazienti. Attraverso le specifiche tecniche di mindfulness è possibile, infatti, affrontare non solo il dolore fisico, ma anche lo stress e l’ansia che spesso accompagnano la fase post-chirurgica.
Esploriamo insieme come queste tecniche possano essere integrate nel percorso di recupero e quali benefici apportano.
Dopo un intervento chirurgico, il corpo e la mente del paziente sono comprensibilmente sottoposti a un naturale stress. La gestione di questo stato mentale gioca un ruolo cruciale per favorire un recupero rapido ed efficace.
La mindfulness, che consiste nel concentrarsi sul momento presente in modo non giudicante, aiuta i pazienti a ridurre l’ansia, migliorare la gestione del dolore e promuovere il rilassamento.
Diversi studi (fonte JMIR Perioperative Medicine) dimostrano che praticare la mindfulness durante la riabilitazione post-operatoria porta a una riduzione dei tempi di recupero e a una maggiore adesione ai protocolli medici. Come vedremo anche più avanti all’interno di questo articolo, l’impatto di queste pratiche e di un supporto psicologico strutturato è virtuoso, aiuta significativamente i pazienti nella riduzione dello stress e nella partecipazione attiva degli stessi al percorso post-operatorio.
Questo approccio integrativo si dimostra particolarmente utile per coloro che affrontano interventi complessi o periodi di riabilitazione prolungati.
La chirurgia può essere un’esperienza traumatica, e il post-operatorio non è esente da momenti di difficoltà emotiva. Tecniche di mindfulness come la respirazione consapevole e la meditazione guidata aiutano a ridurre l’impatto negativo dello stress post-operatorio.
Le emozioni come l’ansia e la preoccupazione possono essere gestite meglio, guidando il paziente verso un maggiore equilibrio emotivo.
Attraverso la mindfulness, il paziente impara a osservare il proprio stato fisico e mentale senza farsi sopraffare da pensieri negativi. Questo riduce la tensione muscolare e promuove una migliore risposta fisiologica al dolore, rendendo il percorso di guarigione generalmente più sereno.
Il ruolo dei fattori psicologici nella cura del cancro è oggi riconosciuto come essenziale per affrontare il processo di guarigione, come spiegato anche all’interno dell’intervista al Dott. Piero Fenu, direttore sanitario dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, che esplora l’importanza del supporto psicologico per i pazienti oncologici.
Esistono diverse tecniche di mindfulness che possono essere facilmente integrate nel percorso di recupero post-operatorio, ma è fondamentale che i pazienti siano seguiti, in ogni momento di questo percorso, da professionisti certificati.
La guida di un esperto permette, infatti, di applicare queste tecniche in modo corretto e sicuro, massimizzando i benefici fisici e mentali, e prevenendo potenziali complicazioni o errori nella pratica.
Tra le principali tecniche di mindfulness che possono aiutare durante il recupero possiamo individuare:
Con il supporto di un professionista certificato, i pazienti vengono accompagnati in sessioni di meditazione che li aiutano a rilassarsi e a concentrarsi sulla propria respirazione e sulle sensazioni corporee. Questo approccio è particolarmente utile per gestire l’ansia post-operatoria e ridurre il dolore percepito.
Attraverso la respirazione consapevole, il paziente impara a calmare la mente e rilassare il corpo. La presenza di un istruttore qualificato è essenziale per insegnare al paziente come utilizzare il respiro per affrontare lo stress fisico e mentale, in particolare nei momenti di dolore o difficoltà.
Questa tecnica prevede l’esplorazione consapevole di tutto il corpo, con l’obiettivo di individuare e rilasciare tensioni fisiche. Un professionista può aiutare il paziente a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo, migliorando l’aderenza ai protocolli di riabilitazione.
Integrare movimenti lenti e consapevoli nella fisioterapia può facilitare il recupero fisico e aiutare a evitare movimenti bruschi o dannosi. Professionisti certificati in mindfulness possono collaborare con fisioterapisti per combinare gli esercizi riabilitativi con tecniche di consapevolezza, accelerando il processo di guarigione.
Oltre alla mindfulness, esistono altre terapie complementari che possono migliorare notevolmente il recupero post-operatorio. Tra queste, la pet therapy, il pilates e il supporto psicologico giocano un ruolo fondamentale nell’aiutare i pazienti a ritrovare il benessere fisico e mentale. Vediamole più nel dettaglio:
Queste terapie complementari, integrate con le tecniche di mindfulness, offrono un approccio olistico che facilita non solo il recupero fisico, ma anche quello mentale ed emotivo. Per saperne di più, puoi consultare questo approfondimento sulle cure innovative e personalizzate pubblicato nel blog della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
La pratica della mindfulness nella riabilitazione post-operatoria si basa su un crescente corpo di ricerca scientifica che ne dimostra i benefici. Grazie a studi sempre più approfonditi, le tecniche di mindfulness vengono integrate nei protocolli di recupero per favorire il benessere globale dei pazienti.
Tuttavia, c’è ancora molto da scoprire e perfezionare. Per questo, la ricerca continua a giocare un ruolo cruciale nell’esplorare nuove modalità di applicazione della mindfulness, rendendola accessibile a un numero crescente di persone.
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