25/06/2025

Stimolare il sistema immunitario modulando il microambiente tumorale

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Professor Enrico Giraudo, Direttore del Laboratorio del Microambiente Tumorale e Terapia Anti-angiogenica Istituto di Candiolo - IRCCS

Professor Enrico Giraudo, Direttore del Laboratorio del Microambiente Tumorale e Terapia Anti-angiogenica Istituto di Candiolo – IRCCS

Il tumore pancreatico duttale (PDAC) è tra i tumori più letali e con bassa sopravvivenza per il quale i trattamenti standard attuali sono poco efficaci e sono disponibili poche alternative terapeutiche per fermare la progressione metastatica. In questi anni molteplici studi hanno dimostrato il ruolo fondamentale del microambiente tumorale (TME), cioè delle cellule immunitarie, fibroblasti e dei vasi sanguigni che, assumendo un fenotipo anomalo e deregolato, contribuiscono alla progressione del tumore.

A causa di questo microambiente altamente ostile e inaccessibile, il tumore è resistente alla chemioterapia e anche all’immunoterapia.

Nel nostro Laboratorio del Microambiente Tumorale all’Istituto di Candiolo – IRCCS abbiamo individuato un ruolo importante e nuovo di una famiglia di proteine, chiamate Semaforine e Plexine, che regolano il sistema nervoso nel modulare la funzione dei vasi tumorali, delle cellule immunitarie e dei fibroblasti, e nel contribuire così alla progressione del tumore pancreatico.

Risultati sperimentali con Semaforina 3A

Utilizzando modelli in vivo di PDAC, in collaborazione con il professor Guido Serini del Laboratorio di Dinamica dell’Adesione Cellulare, abbiamo dimostrato come il trattamento con la Semaforina 3A, legando il suo recettore Plexina A4 e agendo come un “semaforo rosso”, blocchi la crescita del tumore primario e la formazione delle metastasi, riattivando l’attività anti-tumorale delle cellule immunitarie, dei fibroblasti e aumentando così l’efficacia dell’immunoterapia.

Osservazioni cliniche su fibroblasti antitumorali

Abbiamo inoltre osservato un aumento significativo di una nuova popolazione di fibroblasti antitumorali indotta da Semaforina 3A solo in quei pazienti PDAC trattati con chemioterapia e con un’aumentata sopravvivenza.

In collaborazione con i clinici dell’Istituto stiamo conducendo studi per valutare l’espressione di Semaforina 3A e Plexin A4 come markers predittivi di risposta ai trattamenti e per disegnare nuove strategie terapeutiche che prevedono l’utilizzo della Semaforina 3A in combinazione con farmaci immunoterapici o con la chemioterapia.

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