14/02/2014
Notizie da Candiolo
I lavori ormai in fase avanzata del grande cantiere della II Torre della Ricerca e della cura, che ha completato il profilo di Candiolo, e l’annuncio dell’avvio di due nuovi importanti progetti di ricerca finanziati con il 5X1000 sono state le novità più salienti della riunione annuale con le 23 Delegazioni della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, la Onlus che ha ideato l’Istituto, l’unico “a carattere scientifico” del Piemonte.
Nell’accogliere i delegati la presidente Allegra Agnelli ha sottolineato come con la loro attività sul territorio rappresentino una linfa preziosa e insostituibile per la Fondazione. Facendo il punto dei lavori sulla II Torre (il più importante cantiere ospedaliero in corso in Piemonte con un investimento di circa 50 milioni di euro), ha affermato: “Tutte le opere murarie esterne sono terminate e si sono tolti i ponteggi. Per quanto riguarda gli allestimenti interni, alcune aree sono già operative. All’interno del Centro sono stati effettuati lavori consistenti: una vera rivoluzione informatica è stata messa in atto per migliorare ulteriormente la sicurezza dei pazienti”. Sul fronte della ricerca Allegra Agnelli ha ricordato “l’ampio risalto degli studi sulle principali riviste scientifiche internazionali, in particolare Nature, Cancer Research e Science Translational Medicine”.
Sono stati contributi importanti sul fronte delle nuove frontiere della lotta contro il cancro, che oggi si chiamano “medicina di precisione”, come ha sottolineato il Direttore della Ricerca Fondamentale, Alberto Bardelli. “I bersagli molecolari – ha spiegato – sono diversi non solo da un paziente all’altro, ma anche tra metastasi dello stesso paziente. Le ricerche mirano a mettere a fuoco questa complessità per adattare le terapie all’evoluzione della malattia”.
Intanto in Istituto hanno preso avvio due ambiziosi progetti di ricerca sanitaria, finanziati dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro con 6 milioni di euro provenienti dal 5×1000. I loro obiettivi sono stati illustrati dal Direttore Scientifico Paolo Comoglio: “Il primo, della durata di 5 anni, riguarda la medicina di precisione e prevede lo sviluppo e l’implementazione di una piattaforma genomica; il secondo, di 3 anni, studia una terapia che consenta di intervenire su tumori del pancreas inoperabili, associando alla terapia genica con anticorpi monoclonali la tecnica sperimentale dell’elettroporazione, che utilizza impulsi elettrici per far penetrare i farmaci attraverso la membrana delle cellule”.
Il Direttore Sanitario, Piero Fenu, ha ribadito che sul fronte della prevenzione, diagnosi e cura “l’Istituto è ormai dotato di risorse professionali e tecnologiche per gestire, secondo i più moderni standard, il paziente in cura. Nuove acquisizioni tecnologiche, due laser ad anidride carbonica, l’acceleratore True Beam, unico in Italia e secondo in Europa, accrescono il potenziale diagnostico e terapeutico”.
L’ incontro, cui hanno partecipato anche numerosi ricercatori e medici del Centro, si è chiuso con l’intervento del Consigliere Delegato della Fondazione, Giampiero Gabotto.