22/05/2025
Differenze TAC e risonanza magnetica – il centro diagnostico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.
Nel percorso diagnostico e di monitoraggio di una patologia oncologica, TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e Risonanza Magnetica (RM) rappresentano strumenti di imaging fondamentali. Entrambe forniscono immagini dettagliate dell’interno del corpo, ma differiscono per principio di funzionamento, indicazioni cliniche e vantaggi specifici.
Ci sono diversi aspetti da considerare per comprendere quali sono le differenze tra TAC e Risonanza Magnetica in ambito oncologico, e perché, in base al tipo di tumore e alla fase della malattia, può essere preferibile una tecnica rispetto all’altra.
La TAC è una tecnica diagnostica che utilizza raggi X per acquisire immagini del corpo in sezioni trasversali. È uno strumento essenziale in oncologia per la diagnosi iniziale, la stadiazione (cioè l’estensione del tumore), e per valutare l’evoluzione della malattia nel tempo o la risposta ai trattamenti.
Grazie alla sua rapidità e alla capacità di esaminare l’intero corpo in pochi minuti, la TAC è spesso utilizzata nelle situazioni in cui è necessaria una valutazione completa e tempestiva.
La Risonanza Magnetica sfrutta campi magnetici e onde radio per generare immagini dettagliate dei tessuti molli del corpo, senza l’uso di radiazioni. In oncologia, è particolarmente indicata per lo studio dei tessuti molli, grazie alla sua altissima risoluzione.
La Risonanza Magnetica in oncologia è anche lo strumento di scelta per pazienti giovani o da monitorare a lungo termine, grazie all’assenza di radiazioni.
Differenze TAC e risonanza magnetica – il centro diagnostico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.
La differenza fondamentale tra TAC e Risonanza Magnetica risiede nella tecnologia impiegata: la TAC utilizza radiazioni ionizzanti, mentre la Risonanza Magnetica si basa su campi magnetici. In ambito oncologico, questo aspetto è particolarmente rilevante nei controlli frequenti, dove si preferisce limitare l’esposizione a radiazioni quando possibile.
In termini di tempo, la TAC è molto più rapida (pochi minuti), il che la rende preferibile nei casi di urgenza o per pazienti con condizioni critiche. La RM richiede più tempo, ma consente una visione più dettagliata dei tessuti molli, fondamentale per valutare tumori cerebrali, muscolari, o pelvici.
Per quanto riguarda la qualità delle immagini, la TAC eccelle nella visualizzazione di polmoni, ossa e lesioni calcifiche, mentre la RM offre immagini superiori per midollo spinale, encefalo, tessuti molli, muscoli e organi pelvici.
Entrambe le tecniche possono richiedere un mezzo di contrasto, ma di tipo diverso: iodato per la TAC, a base di gadolinio per la RM. La scelta del contrasto dipende dalle condizioni del paziente, dalla funzione renale e dal tipo di lesione da indagare.
Infine, esistono anche controindicazioni specifiche. In oncologia, è fondamentale valutare la presenza di dispositivi impiantabili non compatibili con la RM, oppure allergie ai mezzi di contrasto. In casi selezionati, la scelta dell’esame può dipendere anche dalla possibilità di pianificare una biopsia o un intervento basandosi sulle immagini acquisite.
La scelta tra TAC e Risonanza Magnetica non è mai casuale, ma dipende da:
Il medico radiologo, in collaborazione con il clinico, valuterà l’esame più adatto, tenendo conto della situazione specifica del paziente.
La TAC è spesso la prima scelta nei seguenti contesti oncologici:
La Risonanza Magnetica è preferita quando si richiede:
Nel percorso oncologico, TAC e Risonanza Magnetica sono strumenti complementari, che permettono una diagnosi precisa, un monitoraggio efficace e un trattamento sempre più personalizzato. Conoscere le differenze tra le due tecniche aiuta pazienti e familiari a orientarsi meglio nelle diverse fasi della cura.
Differenze TAC e risonanza magnetica – la squadra del centro diagnostico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.
La nuova risonanza magnetica installata presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS segna un importante progresso nella diagnostica oncologica. Grazie al sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, il sistema è stato potenziato con tecnologie di ultima generazione che permettono esami più completi, immagini di qualità superiore, maggiore comfort per il paziente e tempi di esecuzione più rapidi.
Con l’arrivo della Spectral CT all’Istituto di Candiolo – IRCCS, si apre una nuova fase nella sfida alla malattia oncologica. Questa innovativa tecnologia consente diagnosi ancora più precise, offrendo un concreto passo avanti verso una medicina di precisione sempre più alla portata di tutti.
La sua acquisizione è stata resa possibile anche grazie al contributo di chi, come te, ha scelto di sostenere la ricerca. Ogni gesto di solidarietà si traduce in progresso: ci permette di potenziare gli strumenti diagnostici e offrire ai pazienti oncologici percorsi di cura sempre più efficaci e personalizzati.
Aiutaci a continuare questo cammino: con una donazione alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, puoi contribuire in modo concreto a costruire un futuro in cui il cancro sia diagnosticato e curato con il massimo della precisione.