17/04/2025
Studiare il ruolo del microbiota nella salute gastrointesitnale e oncologica. L’Istituto di Candiolo – IRCCS ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici, dalla prevenzione all’intero percorso di cura. Da questo punto di vista, la ripresa della normale funzione gastrointestinale è un elemento cruciale per il recupero post-operatorio delle persone con tumore al colon-retto.
La flora intestinale (microbiota), strettamente legata alla salute dell’organismo, influenza non solo il metabolismo e la risposta immunitaria, ma le sue modificazioni sono state anche associate all’incidenza di complicanze anastomotiche (suture chirurgiche tra parti di intestino).
Nell’ambito della progettualità afferente al progetto CARESS, finanziato con i fondi del 5X1000 destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, il nostro Istituto è promotore di un trial focalizzato sull’analisi del microbiota e dei microRNA nei tumori del colon-retto, che coinvolgerà gli ospedali della Rete Oncologica dell’area metropolitana torinese.
Questo progetto nasce dall’evidenza che il microbiota può essere influenzato da diversi fattori, tra cui dieta, preparazione intestinale, intervento chirurgico, chemioterapia e radioterapia. L’obiettivo dello studio è duplice: validare le tipologie di microbiota per confermare la loro rilevanza clinica.
Studiare l’impatto dei diversi trattamenti oncologici sulla flora intestinale e sull’espressione dei microRNA.
Possono queste alterazioni essere predittive dell’andamento della malattia e della risposta ai trattamenti? Può l’analisi del microbiota diventare un nuovo strumento per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto? Se questi presupposti venissero confermati, l’analisi di campioni fecali e salivari potrebbe rappresentare un metodo non invasivo di screening, rivoluzionando la prevenzione oncologica e permettendo di individuare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare tumori.
Questo approccio innovativo nella chirurgia colorettale è nato col protocollo ERAS, che si articola in un insieme di strategie validate scientificamente, che coinvolgono infermieri, anestesisti, chirurghi, nutrizionisti e fisioterapisti, tutti impegnati nel garantire un recupero ottimale del paziente coinvolto attivamente e al centro del processo.
I cardini sono:
Il nostro Istituto è stato promotore di uno studio randomizzato, unico in Italia, esteso all’intera Rete Oncologica Piemontese. Lo studio è volto all’implementazione di questo nuovo approccio nella chirurgia colorettale.
Questo progetto ha portato a una riduzione della degenza ospedaliera e al miglioramento della ripresa postoperatoria, ottimizzando così il percorso di cura dei pazienti in tutte le unità chirurgiche della regione.
È stato anche avviato il primo trial nazionale multicentrico per valutare l’applicabilità di questo nuovo approccio nella chirurgia citoriduttiva (rimozione quanto più estesa possibile di una massa neoplastica) associata o meno ad HIPEC (chemioterapia ipertermica intraperitoneale) in pazienti con carcinosi peritoneale.
Questa procedura è altamente complessa e invasiva, poiché, oltre a comportare l’asportazione di più organi e tratti di peritoneo interessati dalla malattia, causa effetti collaterali derivanti dall’uso della chemioterapia intra-addominale.
Felice Borghi
Direttore della Chirurgia Oncologica e del Dipartimento Chirurgico Istituto di Candiolo – IRCCS