26/01/2024
Dicono di noi
Corriere della Sera
Non c’è due senza quattro. Riccardo Muti ci ha preso gusto e dopo la doppietta mozartiana al Regio del 2021 (Così fan tutte) e 2022 (Don Giovanni), con la quale ha ripreso dopo alcuni anni il rapporto con la città, torna a Torino con due appuntamenti a distanza ravvicinata. Niente Mozart, questa volta, ma non c’è da lamentarsi perché nel giro di poche settimane ci sarà l’occasione di vedere e ascoltare il maestro napoletano addirittura in doppia chiave sinfonica e lirica: stasera all’Auditorium del Lingotto alla guida della Chicago Symphony Orchestra (di cui da giugno è direttore emerito) e il prossimo mese di nuovo al Regio con l’amato Verdi e Un ballo in maschera.
«Sono felice di riportare la grande orchestra di Chicago in questa città che ho imparato ad amare e ammirare», scrive Muti sul libretto di sala che sarà distribuito al pubblico in un Auditorium Agnelli sold out, in cui la bellezza della musica vibrerà in sintonia con la sua portata solidale: frutto della collaborazione tra Fondazione per la Cultura Torino, Lingotto Musica e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (e presentato, oltre che nei «Concerti del Lingotto», anche come anteprima di Mito SettembreMusica), l’evento contribuirà infatti a sostenere le attività dell’Istituto di Candiolo nel campo della ricerca e cura oncologica.
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