12/03/2018
Dicono di noi
La Stampa
La necessità di contrastare la mobilità passiva verso altre regioni, in primis la vicina Lombardia, che drenano al Piemonte pazienti e risorse. Il futuro Parco della Salute, una realtà ormai avviata con la quale tutto il sistema sanitario piemontese sarà chiamato a raccordarsi. Ma anche un’integrazione sempre più spinta, all’interno dell’Istituto, tra ricerca di base e ricerca clinica, sulla base di strutture e competenze di livello internazionale.
Sono le premesse di una nuova stagione tra la Regione e l’Istituto dei tumori di Candiolo, inserito nella Rete oncologica ed unico centro in Piemonte con la qualifica di Irccs, segnata dalla volontà della prima di scommettere sul secondo più di quanto sia accaduto finora. Hub regionale della lotta contro il cancro, avamposto per drenare l’emorraggia di malati, nel prossimo futuro estensione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione, di cui anticipa la concezione: sono i nuovi «asset» che la Regione, uscita dal piano di rientro del disavanzo e restituita alla sua autonomia di spesa, individua per Candiolo.
L'articolo completo è disponibile a questa pagina