16/12/2025
Notizie da Candiolo

Al via il progetto “GenerAzione Prevenzione”: un ciclo di incontri nelle scuole superiori torinesi sulla prevenzione oncologica, i fattori di rischio e l’educazione alla salute
La prevenzione oncologica, la conoscenza dei principali fattori di rischio – come alcool, fumo e droghe – e l’educazione alla salute cominciano in classe: questo è l’obiettivo del progetto GenerAzione Prevenzione, che è cominciato in queste settimane e proseguirà nella seconda parte dell’anno scolastico in alcuni istituti secondari di II grado di Torino e Città Metropolitana.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS e Istituto di Candiolo – IRCCS, Fondazione la Stampa – Specchio dei tempi ETS, Fondazione Agnelli, in collaborazione con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, che mettono a disposizione competenze mediche, scientifiche, educative, normative e organizzative per un percorso articolato e partecipativo.
Già svolto in formato “pilota” nella scorsa primavera presso tre istituti (Avogadro, Cottini e Umberto I), il progetto in questi mesi entrerà nelle classi del Liceo Alfieri e del Liceo Volta a Torino, dell’IIS Curie – Vittorini di Grugliasco e dell’Istituto tecnico agrario paritario delle Scuole Salesiane di Lombriasco.

Gli incontri prevedono workshop da due ore l’uno ciascuno svolti in orario scolastico: il primo introduttivo sulla prevenzione oncologica e il secondo di approfondimento su specifiche patologie oncologiche, entrambi a cura dei medici e ricercatori dell’Istituto di Candiolo, seguiti da un incontro informativo con i Carabinieri sui rischi legati a fumo, alcool, droghe e guida responsabile. Dopo i workshop, il progetto in primavera uscirà dalla scuola, insieme alle classi coinvolte, con un’azione di sensibilizzazione in piazza, effettuata con lo SpecchioBus, con i Carabinieri e Specchio dei tempi, che coinvolgerà gli studenti maggiorenni in luoghi simbolo della movida torinese.
Il mezzo della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi vedrà a bordo una figura medica che sensibilizzerà sui comportamenti responsabili da tenere alla guida e saranno proprio i giovani delle classi a raccontare i rischi ai loro coetanei, in linea con il metodo della peer education.
Prevenire significa anche educare a scelte consapevoli e responsabili, come evitare di mettersi alla guida dopo aver consumato alcol. I giovani e giovanissimi, in particolare, sono sempre più coinvolti negli incidenti del sabato sera, con conseguenze gravi per sé stessi e talvolta per gli altri.

“Candiolo crede profondamente che investire sui giovani oggi significhi proteggere la salute di domani. La ricerca ci mostra ogni giorno quanto sia importante intervenire precocemente sui fattori di rischio, per questo la prevenzione rimane il primo, fondamentale strumento per ridurre l’incidenza dei tumori. Generazione Prevenzione è un progetto che attraverso il dialogo tra medici, ricercatori e scuole vuole mettere al centro la salute delle nuove generazioni, per costruire una comunità più informata e più consapevole” ha sottolineato Gianmarco Sala, Direttore Generale della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
”La scuola rappresenta uno dei principali e più favorevoli contesti affinché i giovani sviluppino le competenze e le abitudini corrette per vivere in modo salutare la propria età e successivamente l’età adulta, diventando consapevoli di quali fattori di rischio siano maggiormente connessi allo sviluppo precoce di patologie oncologiche – ha sottolineato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli e consigliere delegato della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi – Studenti e studentesse, insieme ai loro docenti, sono interlocutori sensibili e interessati a un’informazione affidabile, che contrasti le troppe fake news sulla salute che circolano oggi sulla rete”.
Per concludere, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, il Generale di Brigata Roberto De Cinti, ha affermato che “sostenere i giovani nella società vuol dire anche orientarne le scelte verso obiettivi comuni, quali la salute, la condivisione e il rispetto per se stessi e gli altri. Si tratta, indubbiamente, di un’azione che richiede la partecipazione di chiunque sia in grado di fornire il proprio contributo concreto, quindi legato all’esperienza maturata, alle competenze possedute e alle risorse assegnate. Non è una pratica da chiudere in fretta, bensì una finalità il cui perseguimento postula perseveranza, disponibilità e visione. Sostenere i giovani significa credere nel loro futuro”.