17/07/2025

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La Repubblica

Una triplice arma contro il melanoma

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Una strategia per ostacolare la crescita dei tumori è il controllo della neo-angiogenesi, vale a dire la capacità del cancro di indurre nel sistema vascolare la proliferazione di una rete di vasi sanguigni con cui favorire la propria crescita e autodifesa.

A innescare il processo, che è mediato dalla proteina Vegf, è la carenza di ossigeno dovuta al super-metabolismo del tumore. E’ questa condizione, l’ipossia, a stimolare le cellule neoplastiche a produrre Vegf per disporre di una rete vascolare dedicata e ricevere, quindi, più ossigeno. Rispetto a quella fisiologica, però, questa rete è caotica. Ad esempio, nei suoi vasi la pressione verso l’esterno supera quella in senso contrario.

Questa “permeabilità invertita” avvantaggia il cancro, perché ostacola l’ingresso dei chemioterapici nelle cellule neoplastiche e favorisce le metastasi. Infatti, è proprio lì che la ricerca prova a colpire il cancro. Il meccanismo, però, è complesso e i primi parziali successi si stanno ottenendo solo oggi, con una terapia che combina tre farmaci, ciascuno dei quali favorisce l’azione degli altri e porta con sé esperienze e approcci differenti al problema.

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