12/05/2025
Notizie da Candiolo
La Stagione 2025-2026 conferma l’attrattività della proposta di Lingotto Musica, offrendo un cartellone ricco e diversificato che si muove tra attesissimi esordi e il ritorno di alcuni degli interpreti più amati dal pubblico.
Asse portante della proposta artistica resta la rassegna dei Concerti del Lingotto, cui si affianca, dopo il positivo esordio, il ciclo dei Pianisti del Lingotto, che completa la programmazione sinfonica offrendo al pubblico un ulteriore spazio d’ascolto dedicato al grande repertorio tastieristico.
Anne-Sophie Mutter, Zubin Mehta, Grigory Sokolov, Maria João Pires, Igor Levit sono solo alcuni dei nomi che rendono conto della ricchezza di questa stagione, senza dimenticare un progetto speciale di e con Alessandro Baricco che segna un’apertura a linguaggi narrativi che ampliano lo spettro della nostra offerta.
Concerto evento, sabato 21 febbraio, con il leggendario Zubin Mehta sul podio della West Eastern Divan Orchestra, compagine fondata da Daniel Barenboim nel 1999 e composta principalmente da musicisti provenienti da Paesi storicamente nemici – Israele, Palestina e altri Paesi del Medio Oriente – nello spirito della tolleranza e del dialogo fra popoli di diverse identità culturali e religiose.
La serata, realizzata in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e MITO per la Città, segna l’esordio nelle stagioni di Lingotto Musica della West-Eastern Divan Orchestra e il ritorno del Maestro Mehta dopo 16 anni con un affascinante programma al confine fra classicismo viennese e nascente romanticismo.
Al centro l’Ouverture “Leonore”, terza delle quattro che Beethoven scrisse per premetterle al Fidelio; l’Ottava Sinfonia in fa maggiore, la più breve del corpus beethoveniano che nasconde forti tensioni dietro a una maschera sorridente; e l’imponente Sinfonia n. 9 in do maggiore detta “La Grande” di Schubert, scoperta dopo la morte dell’autore da Schumann.
Charity Partner dell’evento è la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, nata nel 1986 per dare un contributo significativo alla cura e alla ricerca sul cancro con la realizzazione di un centro oncologico all’avanguardia, l’Istituto di Candiolo – IRCCS, che ancora oggi continua a crescere grazie ai suoi sostenitori.